Forum Nazionale per il Servizio Civile

01/03/2013

Giovani e Impegno: presentato il Rapporto Annuale Amesci 2012

Oltre 300 giovani discutono, con Amesci, di partecipazione, competenze, occupabilità.

Nella cornice dell’Aula Pessina dell’Ateneo Federico II di Napoli si è tenuta la presentazione del Rapporto Annuale Amesci 2012.

Alla presenza di Raffaele De Cicco Dirigente dell’UNSC, Paolo Di Caro Direttore generale ANG, Giuseppe Failla Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani, Giuseppa Montalbano Ricercatrice ISFOL, Severino Nappi Assessore al Lavoro della Regione Campania, sono stati presentati i numeri di un anno dell’Associazione Nazionale di Promozione sociale.

Nel corso della giornata sono stati inoltre presentati i dati di un’indagine realizzata da Amesci su un campione di 1044 volontari in Servizio Civile Nazionale, distribuiti sull’intero territorio nazionale.

Dall’indagine è emerso che per 6 giovani su 10 il SCN è la prima esperienza di impegno e di partecipazione compiuta dai ragazzi e che la principale motivazione a svolgere il SCN è costituita dalla curiosità verso il mondo della promozione sociale.

Particolarmente significativi anche i dati che segnalano come l’85% dei giovani intervistati guarda al mondo del “sociale” come possibile occasione lavorativa.

I dati sono stati commentati, tra gli altri, da Raffaele De Cicco, Dirigente coordinatore dell’UNSC.

“Io vorrei che il Servizio Civile Nazionale divenisse un elemento immediatamente riconoscibile di competenza e su questo piano stiamo lavorando per individuare forme di certificazione, sul modello Youthpass, che consentano di applicare pienamente la previsione della Riforma Fornero sulla validazione delle competenze acquisite con le esperienze di impegno”

Severino Nappi, Assessore Regionale al  Lavoro,ha presentato il lavoro realizzato in questi anni dalla Regione proprio sul tema giovani  e occupazione.

“Il nostro lavoro mira innanzitutto a determinare un rapporto diretto tra mondo dell’Istruzione e quello del lavoro.L’obiettivo è calibrare la formazione secondo le esigenze che vengono segnalate dalle imprese locali. Sul tema del riconoscimento delle competenze non formali a breve costruiremo un tavolo con le parti sociali per dare applicazione alla Riforma Fornero.”