09/04/2013
Emilia Romagna: parte il servizio civile nelle zone terremotate
Fonte: esseciblog.it
Sono partiti ieri per un anno di servizio civile nelle zone dell'Emilia Romagna colpite dal sisma del maggio 2012, i 500 giovani selezionati tra i 2.847 che hanno presentato domanda nelle scorse settimane. Due i progetti istituiti: il primo "Per Daniele: Straordinario Come Voi” (bando straordinario del 15 gennaio 2013 intitolato a Daniele Ghillani, il giovane di Parma che ha perso la vita mentre svolgeva attività di servizio civile in Brasile), il secondo “Ri-partire dalla cultura e dal patrimonio artistico” (bando speciale del 15 febbraio per i beni culturali). Una nota della Regione Emilia Romagnaprecisa come «l’età media dei giovani che hanno presentato domanda è di 23 anni. Sono state più numerose le candidature femminili (1.654) rispetto a quelle maschili (1.193)». Inoltre «la maggior parte delle domande (2.414) è stata inviata da giovani residenti o domiciliati in Emilia-Romagna: 1.803 per il servizio civile nazionale del progetto “Per Daniele”, 308 per il servizio civile regionale e 303 per “Ripartire dalla cultura”. Al secondo posto quelle di giovani residenti o domiciliati in Puglia (85), in Veneto (65), in Sicilia (58) e in Campania (47). A livello di titolo di studio, la maggior parte dei candidati è in possesso di licenza media superiore (1504), e per quanto riguarda la nazionalità più presentata tra le domande per il servizio civile regionale (“Per Daniele”), al primo posto c’è il Marocco (53), seguito dal Pakistan (32 domande), Camerun (31 domande) e Tunisia (25)». «Questa esperienza straordinaria di servizio civile è un evento particolarmente significativo per il nostro territorio», ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. «Le quasi 2500 domande - ha aggiunto - dimostrano che i giovani sono solidali, sensibili, reattivi. E' necessario averlo sempre presente per promuovere ogni causa che possa favorire la loro motivazione, in modo particolare in questo difficilissimo momento economico e sociale. Vogliamo assolutamente sfruttare questa preziosa occasione di aiuto concreto e così diffuso sul territorio perché promuove una riflessione anche in ambito nazionale a sostegno del valore dell'esperienza del servizio civile, ora più che mai, precaria e a rischio». L’assessore ha anche ricordato che l’avvio del lavoro dei giovani volontari in Emilia-Romagna avviene in concomitanza del quarto anniversario del terremoto dell’Aquila e voluto mandare un messaggio di vicinanza alle famiglie dei ragazzi che hanno perso la vita in quell’occasione.
|


|