Forum Nazionale per il Servizio Civile

20/12/2013

Lettera aperta di Enrico Maria Borrelli a Matteo Renzi sul Servizio Civile obbligatorio

All'annuncio di Matteo Renzi di voler istituire un Servizio Civile Obbligatorio risponde il Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile, Enrico Maria Borrelli.

Caro Matteo,

ho ascoltato ieri, nuovamente, la tua proposta di un Servizio Civile obbligatorio europeo.

Insieme a te anche Michele Serra negli scorsi mesi ha rilanciato questo tema con un pizzico, mi permetto, di paternalismo verso i giovani che mi hanno riportato alla mente le parole di una canzone di De Andrè, che cito provocatoriamente: La gente, si sa, da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio. 

Pur condividendo la riflessione di fondo in realtà e le suggestioni relative all’impegno dei giovani, tuttavia la proposta di un Servizio Civile Obbligatorio ci lascia perplessi per svariate ragioni.

Una, fondamentale, che attiene al diritto: immaginare un lavoro obbligatorio, ma per definizione forzato, in capo ad un cittadino, giovane o adulto che sia, contravviene anzitutto all’art 5 della  Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europa.

Vi è poi una ragione di utilità, di sintonia con i giovani di questo Paese: non serve rendere obbligatorio un Istituto a cui ogni anno, per ogni posto disponibile, si candidano in media 7 giovani.

Basterebbero già questi due argomenti a sciogliere il dubbio sull’opportunità e sulla legittimità di una proposta di servizio civile obbligatorio.

Riconoscendo, di contro, l’utilità di un percorso che educhi alla cittadinanza attiva le nuove generazioni sarebbe invece auspicabile una riforma del sistema dell’istruzione e della formazione, in cui la socialità e il rapporto con gli attori sociali e del volontariato diventino parte integrante della formazione oltre che dell’educazione delle nuove generazioni, favorendo in questo, per coloro che lo sceglieranno, un più diffuso approdo al Servizio Civile Nazionale.

Se pensiamo ad un obbligo, quindi, non discostiamoci da quello scolastico e arricchiamolo di contenuti, di esperienze, di civismo. Il servizio civile è altro: è scelta spontanea e consapevole di chi si accinge a fare qualcosa, per sé stesso e per gli altri. Ancora tutti ricordiamo quanto irritante fosse quella cartolina verde trovata nella buca della posta al ritorno da scuola che ci ricordava di essere diventati maggiorenni e che la Patria ci chiamava a fare qualcosa che non avevamo scelto. Questo è il senso che una chiamata all’obbligo lascerebbe in un giovane, null’altro che quello che provavamo noi.

All’Italia e all’Europa occorre un Servizio Civile Nazionale rinnovato, riformato, rimesso in sintonia con il Paese, con la fame di futuro e di opportunità che caratterizza i nostri ragazzi. Preoccupiamoci di offrirgli opportunità e lasciamo scegliere a loro la strada da percorrere.

Ci auguriamo di poter lavorare anche con te al processo di riforma di questa straordinaria esperienza.

 

Buona strada.

 

Enrico Maria Borrelli

Presidente Forum Nazionale Servizio Civile

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