Forum Nazionale per il Servizio Civile

09/07/2014

“Servizietto civile”? Borrelli (FNSC) risponde a Belpietro

Ieri 8 luglio in un editoriale pubblicato in prima pagina sul giornale Libero dal titolo “Servizietto Civile”, il Direttore Maurizio Belpietro attaccava l’annunciata riforma del Servizio Civile prevista per domani in Consiglio dei Ministri.

Oggetto di polemiche, tra le altre innovazioni, l’apertura del servizio civile agli stranieri.

Il Presidente del Forum Nazionale Servizio Civile in una lettera risponde al Direttore.

Ecco il testo integrale della lettera.

“Belpietro ti rispondo

In un editoriale pubblicato oggi sulla prima pagina del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro si scaglia contro il servizio civile e contro i giovani, naufragando dialetticamente nell’infernale pantano del benaltrismo.

Il servizio civile è un’esperienza troppo complessa per essere giudicata al bancone di un bar, bisognerebbe chiedere ai cittadini,  ai giovani, centinaia di migliaia in questi anni, che vi si sono dedicati, che hanno speso un anno della loro vita aiutando persone bisognose, tutelando l’ambiente e rendendo fruibili parchi, aree verdi, musei e biblioteche. Giovani ai quali lo Stato riconosce un simbolico rimborso di 433 euro al mese per 30 ore di servizio a settimana, che soltanto con una incolta provocazione si potrebbe paragonare ad uno stipendio o, peggio, ad una pensione minima.

Di fronte ad una proposta di riforma di un settore che produce il 4,3% del Pil, che conta 488 mila persone impiegate, molte delle quali provenienti da esperienze di volontariato e di servizio civile, evocare il dramma della disoccupazione, che per altro pesa in maniera consistente proprio sui giovani (42%), il problema degli esuberi nella pubblica amministrazione, le gravose condizioni di tantissimi pensionati, gli sbarchi di immigrati clandestini, che non saliranno certo su un gommone con il rischio di morire per venire in Italia a fare servizio civile, è una riflessione così acerba e superficiale che mi sorprende la faccia un uomo della sua cultura. La crisi che attanaglia i giovani è una crisi di prospettive che invade non soltanto la sfera lavorativa ed economica ma anche quella sociale, affettiva, individuale, dell’autostima. Abbiamo perso la capacità di costruire e declinato la responsabilità di garantire un futuro per i giovani, ma siamo altrettanto incapaci di costruirlo con loro, coinvolgendoli e rendendoli protagonisti, affidandogli responsabilità, spazi e strumenti di partecipazione, aiutandoli a diventare adulti consapevoli, preparati, forti. Il servizio civile è una straordinaria esperienza di formazione umana e professionale e, prima ancora, un prezioso strumento di coesione sociale. La sua valenza è stata riconosciuta dalle leggi nazionali (legge Fornero), dai programmi europei (Garanzia Giovani), dalle numerose ricerche che testimoniano la sua capacità di essere generatore di competenze strategiche e specifiche nonché fattore di occupabilità.

Cos’altro serve, mi chiedo e chiedo a Belpietro, per smetterla di fare propaganda politica contro il Governo sulla pelle di milioni di giovani alla disperata ricerca di una strada che li accompagni verso il futuro? Se il presidente Renzi sarà in grado o meno di far fede agli impegni assunti con l’annunciata riforma del terzo settore e del servizio civile non possiamo ancora dirlo, aspettiamo fiduciosi e sicuramente attenti per verificarne le effettive intenzioni. Ma una cosa è certa: il servizio civile non è una prebenda per i giovani, non è uno contentino per enti pubblici o associazioni, ma è un Istituto della Repubblica al quale tutti dovremmo guardare con più fiducia e più rispetto. Quanto meno per tutti quei giovani che, con umiltà e dignità, vi sacrificano una parte della loro vita”

 

Enrico Maria Borrelli
Presidente Forum Nazionale Servizio Civile